Grande fermento nel borgo dell’Ennese tra mostre internazionali, rassegne cinematografiche, nuovi spazi espositivi e l’atteso ritorno della Testa di Augusto
di Marco Russo

Una ripartenza nel segno dell’arte e della cultura. Si preannunciano mesi intensi a Centuripe, borgo dell’Ennese affacciato sull’Etna. La piccola cittadina dalla caratteristica forma che ricorda un uomo o una stella marina, adagiata su un rilievo a 700 metri d’altezza, che Garibaldì definì “balcone di Sicilia” per i panorami mozzafiato che regala, si sta preparando alla bella stagione con tanti appuntamenti che spaziano dall’arte, al cinema, all’archeologia.

Prende forma il progetto “Centuripe città imperiale” presentato dal sindaco Salvatore La Spina. Un laboratorio di idee all’insegna della cultura, di cui si cominciano a raccogliere i primi frutti, grazie a diverse iniziative presentate dal primo cittadino ieri nel corso di una diretta sulla pagina istituzionale del Comune su Facebook. Si comincia subito dal cinema, perché i calanchi del Cannizzola, geosito di Centuripe costituito da particolari rilievi costituiti da arenarie e rocce argillose, diventeranno set per una produzione franco-svizzera targata Cattleya. È la storia di una manager francese che vive in Sicilia e del suo rapporto col figlio. Le riprese – fa sapere il sindaco – si svolgeranno nei calanchi il 26 maggio.

L’1 giugno sarà inaugurato, poi, il nuovo portale turistico “Restiamo a Centuripe”, realizzato da creativi centuripini. Una mappa con tante informazioni aggiornate su luoghi da visitare, itinerari, tour, eventi e consigli utili su dove alloggiare e mangiare. A partire dal 26 giugno e fino a tutta l’estate, si prosegue con un’altra iniziativa dal respiro internazionale. Il borgo dell’Ennese sarà l’unico in Sicilia a ospitare il progetto “Una boccata d’arte”, giunto alla seconda edizione, organizzato dalla Fondazione Elpis e Galleria Continua. Si tratta di una rassegna d’arte contemporanea, diffusa in tutte le regioni italiane, che promuove interventi site-specific realizzati da artisti emergenti e affermati. A Centuripe sarà presente Renato Leotta, artista che lavora tra Torino e Acireale, le cui opere sono ispirate dall’osservazione del paesaggio.

Ma le novità non finiscono qui. Perché dal 3 luglio a Centuripe si inaugurerà un nuovo spazio d’arte: è il Centro espositivo L’Antiquarium, che si trova nel chiostro di un ex convento agostiniano costruito nel Cinquecento, che nel corso dei secoli ha cambiato destinazione ed è stato anche, fino al 2000, sede dell’Antiquarium comunale. Lo spazio aprirà con la mostra “Segni. Da Cézanne a Picasso, da Kandinskij a Miró, i maestri del ’900 europeo dialogano con le incisioni rupestri di Centuripe”, una retrospettiva sulla grande grafica del Novecento. La mostra curata da Simona Bartolena, visitabile fino al 17 ottobre, mette in relazione i maestri del Novecento con le importanti testimonianze storiche ed antropologiche del territorio, in particolare con il sito archeologico Riparo Cassataro, fino ad ora poco conosciuto (ve ne abbiamo parlato qui), che custodisce le uniche testimonianze in Sicilia sud-orientale di pitture rupestri risalenti al periodo preistorico, fonte di ispirazione per molti artisti presenti alla mostra. Si potranno ammirare 85 opere originali realizzate da pittori-incisori, dalla fine dall’Ottocento al secondo dopoguerra, con l’intenzione di sottolineare il ruolo delle tecniche di stampa nell’evoluzione dei linguaggi, degli stili e delle modalità espressive dei movimenti avanguardistici europei.

Infine, dal 27 al 29 agosto, si svolgerà il Festival internazionale del cinema archeologico, con cui verrà assegnato per la prima volta ai migliori film in concorso il Premio Augusto. Per l’occasione, il 28 agosto, – ha annunciato il sindaco – farà ritorno a Centuripe la Testa di Augusto, attualmente conservata nei depositi del museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa. Si tratta di uno dei migliori ritratti trovati finora in Sicilia, che testimonia il culto dell’imperatore Augusto anche a Centuripe. Una scultura dalla storia lunga e travagliata, risalente al periodo romano, trovata casualmente durante degli scavi effettuati nella cittadina ennese nel 1938. “Stiamo lavorando a tanti progetti importanti – ha detto il sindaco La Spina – grazie a cui il nostro borgo proverà a uscire dall’isolamento. È tempo di ripartire insieme, è il momento che questo paese possa avere quello che merita. Mi auguro di poter far conoscere al mondo le bellezze del nostro territorio e la forza della nostra comunità”.