Si inaugura un nuovo percorso di visita per celebrare la fondazione del monastero benedettino. Per l’occasione sarà proiettato un videomapping sulla facciata della chiesa
di Redazione

Una grande festa di cultura e religione a Monreale. Per celebrare la fondazione del monastero benedettino, si apre la torre meridionale del Duomo con un nuovo percorso di visita. Il giorno scelto per l’inaugurazione è sabato 7 settembre, vigilia della festa della Madonna del Popolo, la prima e la più antica celebrazione mariana nella cittadina normanna. Si tratta di un’ulteriore tappa di quel percorso avviato da anni dall’arcivescovo dell’Arcidiocesi di Monreale, Michele Pennisi, dalla Basilica Cattedrale, guidata dal parroco Nicola Gaglio, e dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo, per restituire l’idea di unità del monastero benedettino e offrire ai visitatori la possibilità di fruire dell’intero sito, in maniera globale.

I lavori di ristrutturazione e restauro della torre meridionale sono iniziati nel 2018, curati dall’architetto Roberto Pupella, ed eseguiti dalla ditta Oliveri di Partinico, con l’alta sorveglianza della Soprintendenza, che sta curando anche l’allestimento della visita. La parte scientifica è invece opera della professoressa Maria Concetta Di Natale, direttrice del Museo Diocesano. Dal restauro della torre sono stati ricavati quattro livelli espositivi, che accoglieranno una parte delle opere del museo diocesano che per mancanza di spazi sono conservate nel deposito.

La giornata inizia alle 18,30 nell’aula San Placido del Museo Diocesano con la presentazione di una nuova guida che riguarda il complesso monumentale “Santa Maria la Nuova”, edita da Schirà su commissione di CoopCulture. Segue la visita alla torre meridionale e dopo, alle 21, dopo una rappresentazione teatrale sulla vita di Guglielmo II curata dalla Compagnia dei Normanni, tocca al videomapping “Il sogno di Guglielmo”, proiettato sulla facciata della Cattedrale. Il Duomo si animerà di luci e colori che racconteranno la sua storia, a partire dal mito fondativo che vede come protagonista il re normanno Guglielmo II. La performance, realizzata da “Odd Agency”, celebrerà l’architettura e i mosaici del prezioso monumento, nonché la sua dedicazione alla Madonna e la potenza del culto mariano nella comunità monrealese. Successivamente sarà possibile visitare gratuitamente: la Cattedrale, il chiostro, il museo, la sagrestia della Cattedrale, la torre settentrionale e quella meridionale, le terrazze, gli archivi, il Museo Diocesano e la cappella Roano.

“Troppo spesso, erroneamente, si pensa che la Cattedrale e il chiostro siano due siti indipendenti, come fossero decontestualizzati da tutto il resto – fanno sapere dall’Arcidiocesi – . Questo perché, dopo la soppressione degli ordini monastici avvenuta nel 1866, il chiostro e il complesso monastico furono trasferiti allo Stato italiano. Il Ministero poi li concesse separatamente alla Regione Siciliana e al Comune di Monreale. Ma la Cattedrale è parte di tutto il complesso. I monasteri sono costituiti da una chiesa, da vari locali, da uno o più chiostri, da un refettorio, da uno scriptorium. Anche i locali dove è allestito il Museo diocesano appartengono all’antica abbazia monrealese, poiché insiste sull’aula capitolare dei monaci, la sala delle riunioni. Il progetto portato a termine permetterà quindi al visitatore di cogliere e di usufruire di tutto il monastero nella sua completezza”.