Applausi e commozione in Cattedrale per l’ultimo saluto a Biagio Conte

Celebrati i funerali del missionario laico palermitano scomparso pochi giorni fai. L’arcivescovo Corrado Lorefice si commuove durante l’omelia: “È stato un dono per tutti noi”. Il sindaco Roberto Lagalla: “Gli intitoleremo una strada”

di Marco Russo

Folla davanti alla Cattedrale per i funerali di Biagio Conte

Un fiume di gente ha dato l’ultimo saluto a Biagio Conte. Questa mattina la Cattedrale di Palermo era gremita per i funerali del frate laico, fondatore della Missione Speranza e Carità, scomparso la settimana scorsa dopo una lunga malattia (ve ne abbiamo parlato qui). Una celebrazione preceduta ieri sera dal lungo corteo e dalla fiaccolata che ha accompagnato il feretro del missionario, una semplice bara di legno chiaro, dalla camera ardente allestita nella chiesa della missione alla Cattedrale.

Applausi e lacrime per salutare fratel Biagio – come tutti lo chiamavano – sia dentro la Cattedrale, che fuori sul sagrato dove è stato allestito un maxi schermo per consentire a tutti di seguire la funzione. Sul feretro davanti all’altare è stato posto un evangeliario e attorno fiori bianchi e gialli. A celebrare la funzione è stato l’arcivescovo di Palermo monsignor Corrado Lorefice. Presenti i familiari di Biagio Conte e, fra le autorità, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

L’arcivescovo Corrado Lorefice ai funerali di Biagio Conte

Col la voce rotta dalla commozione, l’arcivescovo Lorefice ha letto le parole che aveva scritto per il missionario, trattenendo a stento l’emozione e la folla sia dentro che fuori la chiesa, lo ha sostenuto con un lungo applauso. “Ti ringraziamo, o Padre, per il dono che hai fatto alla città di Palermo, alla Chiesa e al mondo: il dono di un cristiano – ha detto l’arcivescovo durante la sua omelia – . Il dono di un fratello che ha creduto alla tua Parola fino alla fine e fino in fondo. Noi stamattina ti ringraziamo o Padre perché lo abbiamo incontrato, perché ce lo hai fatto incontrare”.

Un incontro, quello col missionario laico, “importante per me – sottolinea Lorefice – per tutti noi, per tutta la Chiesa di Palermo, per tutti coloro che ha raggiunto col suo cammino e col suo sguardo, testimoni semplici e potenti del suo limpido innamoramento del Vangelo da saper turbare, interrogare, invitare altri all’innamoramento, quasi come fossero letteralmente capaci di spandere un profumo, il profumo di Cristo”. Il “suo sorriso”, prosegue, “portava il segno della Tua presenza. Il sorriso di chi comprende il faticoso travaglio del mondo, di chi è pronto a dedicare la sua cura benevola ad ogni creatura e però su tutte predilige quelle che gli altri dimenticano, quelle che la storia calpesta: i più poveri, i più fragili, quelli che si sono smarriti e, come a Biagio stesso era accaduto, sono alla ricerca di una via altra”.

La celebrazione delle esequie di Biagio Conte

L’arcivescovo si è soffermato sul carattere “mite”, ma al contempo da “combattente” di fratel Biagio. “Lottava con l’arma del digiuno per tendere al massimo la sua forza umile e non violenta – ha aggiunto – . Lottava così per insegnarci che è possibile combattere ogni forma di violenza e non essere violenti, portare la Croce di Cristo e la croce del povero, soffrire e donare gioia e speranza”.

Ha voluto dare un messaggio nel giorno dei funerali anche il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi: ”Seguendo l’esempio di fratel Biagio Conte riusciremo a rompere le catene dell’egoismo tra guerre e violenze e voleremo sulle ali della dignità e della solidarietà, come fratel Biagio ha fatto e ci ha insegnato a fare. La commozione di tanti per la sua scomparsa ci attesta quanto ha saputo toccare il cuore con il suo esempio”.

Il sindaco Lagalla davanti al feretro di Biagio Conte

Intitolare una strada a Biagio Conte e sostenere la Missione Speranza e Carità è, invece, l’impegno dell’amministrazione comunale, sottolineato dal sindaco Lagalla. “L’impegno di tutti dovrà essere rivolto a non disperdere il suo messaggio – ha detto il primo cittadino – e ad accompagnare l’azione della missione che proseguirà nella sua opera anche dopo la scomparsa della sua guida. A testimonianza di quanto sia forte la volontà di questa amministrazione – ha aggiunto – la giunta, all’unanimità, ha deciso di promuovere l’iter di intitolazione a Biagio Conte di un’area vicino alla Missione. Ho informato il prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta, che ha mostrato apertura verso questa iniziativa del Comune e alla quale spetta emettere un provvedimento che anticipi l’intitolazione di una strada rispetto ai tempi ordinari. È un primo gesto affinché resti sempre vivo il ricordo di Biagio Conte”.

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