Un progetto mette in rete una ventina di carte geografiche dell’Isola di epoche diverse, con l’obiettivo di creare una mappa multimediale dei tracciati storici
di Guido Fiorito

Una carta geografica con le antiche vie che percorrevano la Sicilia. Se tutto ciò è perduto, se non esiste, perché non ricostruirla con l’aiuto dell’informatica e della mappatura digitale? Questo traguardo si è posto Ignazio Caloggero, ragusano, appassionato di cultura siciliana e di informatica. Il progetto, intitolato Antichi cammini e itinerari storici di Sicilia – è inserito in un più vasto programma (si trova nel sito lasiciliainrete.it) che riguarda la catalogazione online dei beni culturali e naturali dell’Isola.

“È un’opera che ho iniziato venticinque anni fa – racconta Caloggero, presidente dell’Associazione italiana professionisti del turismo e operatori culturali -. Il fine è la creazione di itinerari turistici e culturali associati ai reali antichi percorsi. Il progetto si compone di varie fasi: l’analisi delle fonti e quindi delle carte geografiche antiche; la creazione di una carta archeologica multimediale della Sicilia, la creazione di una carta multimediale degli antichi percorsi storici; la creazione di una carta degli itinerari storici di Sicilia”.

Sul sito sono pubblicate una ventina di carte geografiche che si possono ingrandire: ricostruzioni fatte da studiosi della mappa di antiche città come Siracusa al tempo di Gelone, carte dal Settecento in poi fino a quella della rete di regie trazzere del 1929. In rete sono già 7400 beni, la carta archeologica ed entro l’anno sarà messa online una prima carta degli antichi itinerari. Si tratta di work in progress: la carta archeologica segnala 1400 siti ma punta ad arrivare a 3000.

“Per ritrovare le antiche strade – continua Caloggero – mi servo delle carte antiche ma anche di strumenti moderni come Google Earth. Le carte fino alla metà dell’Ottocento sono più interessanti perché precedenti a quello sviluppo della viabilità che ha mutato il quadro delle antiche vie che in partenza seguivano la transumanza, gli spostamenti dei pastori con i loro greggi. Oltre alle strade più note esistevano, infatti, tantissime vie trasversali usate dalle culture contadine. Se si guarda la Sicilia dall’alto, incrociando i dati con quelli archeologici e storici, si possono ricostruire questi itinerari. I risultati degli studi saranno resi pubblici a disposizione della comunità scientifica, con fonti e metodologie utilizzate”.

Un viaggio che parte dagli antichi testi, come la Tabula Peutingeriana, copia medievale di una antica carta romana, o l’Itinerarium Antonini (stazioni e distanze di epoca romana). Per ricostruire le antiche vie greche e romane. La prima ad essere pubblicata sarà la via Selinuntina, che portava da Siracusa, tagliando l’interno per Akrai, fino Gela, Akragas e Selinunte. Nomi evocativi, come le strade costiere definite “per maritima loca”. Per camminare prima con la mente e in futuro anche sui piedi.