Venerdi un concerto diretto dall’israeliano Asher Fisch con un programma dedicato alle storie drammatiche di personaggi che ispirarono Beethoven, Berg e Strauss
di Marco Russo
Il programma ha il nome evocativo “Angeli ed eroi” e rimanda alle storie legate alla composizione dei brani che venerdi 14, dalle 20.30 saranno eseguiti al teatro Massimo di Palermo per la stagione concertistica. A dirigere sarà il maestro israeliano Asher Fisch che aprirà con l’ouverture “Egmont” di Beethoven cui seguirà il “Concerto alla memoria di un angelo” di Alban Berg. Solista sarà il violinista Kolja Blacher, per concludere poi con il poema sinfonico “Vita d’eroe”di Richard Strauss.
Il concerto si apre con l’eroico conte di Egmont, protagonista della tragedia di Goethe. Beethoven, attratto dal personaggio e dalla sua lotta per la libertà, nel 1809 scrisse le musiche di scena per il dramma il cui primo brano è appunto l’ouverture, divisa in due sezioni. Se Beethoven si identificava in tutti i suoi eroi, Richard Strauss si spinge ancora oltre nel poema sinfonico che verrà eseguito. L’eroe in questo caso è il compositore in persona che affronta i suoi detrattori con il sostegno della moglie Pauline (interpretata in orchestra dal primo violino) e cita altri i poemi sinfonici come “Don Juan”, “Tod und Verklärung”, “Don Quixote”, “Also sprach Zarathustra”.
Tra i due eroi l’angelo a cui si fa riferimento e che dà il titolo è Manon Gropius, figlia di Alma Mahler e Walter Gropius, morta di poliomielite a diciotto anni e subito immortalata da Alban Berg nel suo “Concerto per violino alla memoria di un angelo”, che fu anche l’ultima composizione completata dal compositore austriaco prima della morte.
Il direttore Asher Fisch collabora regolarmente con i maggiori teatri europei e americani, dal 2014 è direttore principale della West Australian Symphony Orchestra a Perth, ed è considerato un interprete wagneriano fra i più raffinati dei nostri tempi.
Il violinista Kolja Blacher, con uno Stradivari Tritton del 1730, ha studiato alla Juilliard School di New York e poi a Salisburgo. Suona in tutto il mondo con le più importanti orchestre, fra cui i Berliner Philahrmoniker, dove è stato per 6 anni violino di spalla collaborando strettamente, tra gli altri, con Claudio Abbado e l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica contemporanea.
Informazioni su costi e prenotazioni alla biglietteria del teatro, aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.
Venerdi un concerto diretto dall’israeliano Asher Fisch con un programma dedicato alle storie drammatiche di personaggi che ispirarono Beethoven, Berg e Strauss
di Marco Russo
Il programma ha il nome evocativo “Angeli ed eroi” e rimanda alle storie legate alla composizione dei brani che venerdi 14, dalle 20.30 saranno eseguiti al teatro Massimo di Palermo per la stagione concertistica. A dirigere sarà il maestro israeliano Asher Fisch che aprirà con l’ouverture “Egmont” di Beethoven cui seguirà il “Concerto alla memoria di un angelo” di Alban Berg. Solista sarà il violinista Kolja Blacher, per concludere poi con il poema sinfonico “Vita d’eroe”di Richard Strauss.
Il concerto si apre con l’eroico conte di Egmont, protagonista della tragedia di Goethe. Beethoven, attratto dal personaggio e dalla sua lotta per la libertà, nel 1809 scrisse le musiche di scena per il dramma il cui primo brano è appunto l’ouverture, divisa in due sezioni. Se Beethoven si identificava in tutti i suoi eroi, Richard Strauss si spinge ancora oltre nel poema sinfonico che verrà eseguito. L’eroe in questo caso è il compositore in persona che affronta i suoi detrattori con il sostegno della moglie Pauline (interpretata in orchestra dal primo violino) e cita altri i poemi sinfonici come “Don Juan”, “Tod und Verklärung”, “Don Quixote”, “Also sprach Zarathustra”.
Tra i due eroi l’angelo a cui si fa riferimento e che dà il titolo è Manon Gropius, figlia di Alma Mahler e Walter Gropius, morta di poliomielite a diciotto anni e subito immortalata da Alban Berg nel suo “Concerto per violino alla memoria di un angelo”, che fu anche l’ultima composizione completata dal compositore austriaco prima della morte.
Il direttore Asher Fisch collabora regolarmente con i maggiori teatri europei e americani, dal 2014 è direttore principale della West Australian Symphony Orchestra a Perth, ed è considerato un interprete wagneriano fra i più raffinati dei nostri tempi.
Il violinista Kolja Blacher, con uno Stradivari Tritton del 1730, ha studiato alla Juilliard School di New York e poi a Salisburgo. Suona in tutto il mondo con le più importanti orchestre, fra cui i Berliner Philahrmoniker, dove è stato per 6 anni violino di spalla collaborando strettamente, tra gli altri, con Claudio Abbado e l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia. Il suo repertorio spazia da Bach alla musica contemporanea.
Informazioni su costi e prenotazioni alla biglietteria del teatro, aperta dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.