Al via il restauro di Villa Gallidoro, gioiello decorato da Ernesto Basile

L’edificio neorinascimentale nel centro di Palermo, che oggi ospita la sede della scuola media e del liceo Garibaldi, rinascerà con un intervento di 1 milione e 600mila euro. Appaltati due progetti per gli spazi esterni, gli interni e la fruizione digitale

di Ruggero Altavilla

Villa Gallidoro

Era immersa in un grande parco di due ettari vicino al Giardino Inglese, nella Palermo di fine Ottocento. Villa Gallidoro, oggi sede della scuola media e del liceo classico Garibaldi, conserva intatto il suo fascino di gioiello neorinascimentale. Da anni attende un intervento di restauro e adeguamento che adesso sta per arrivare. Si sono concluse le gare d’appalto per due progetti che cambieranno il volto della villa. Dopo il finanziamento dell’assessorato regionale all’Economia, che l’anno scorso aveva stanziato una somma complessiva di 2 milioni di euro, con risorse del Po Fesr 2014 – 2020, l’Ufficio speciale per l’edilizia scolastica dell’assessorato all’Istruzione ha dato il via libera a due progetti.

Al via il cantiere di restauro

Il primo, finanziato con un importo complessivo di 820mila euro, prevede lavori di restauro finalizzati alla conservazione, all’incremento della sicurezza, all’adeguamento funzionale, al miglioramento dell’accessibilità, della fruibilità e dell’attrattività della villa. Il secondo, invece, aggiudicato per 780mila euro, riguarda interventi di miglioramento degli spazi esterni per attività artistiche sportive e ludico-ricreative; ma anche lavori di restauro e adeguamento dei corpi bassi destinati ad attività didattiche, abbattimento delle barriere architettoniche e fruizione digitale.

Loggiato al primo piano

A dare una spinta decisiva per l’approvazione del progetto una sinergia istituzionale sancita da una convezione stipulata tra gli assessorati all’Istruzione, all’Economia, alle Infrastrutture, il Comune di Palermo che ha in comodato d’uso la villa, e la Soprintendenza ai Beni culturali che supervisionerà i lavori.

Prospetto laterale di Villa Gallidoro

Commissionata alla fine dell’Ottocento da Carlo Busacca, marchese di Gallidoro, all’ingegnere e architetto Melchiorre Minutilla, Villa Gallidoro è un bell’esempio di stile neorinascimentale. A rendere ancor più preziosa la dimora, intervenne anche Ernesto Basile, progettando alcuni arredi fissi e apparati decorativi, come i camini monumentali e i soffitti a cassettoni. Negli anni ’20, la villa venne utilizzata dalla società “Les Tramways de Palerme” come alloggio per alcuni dipendenti stranieri, fra cui l’architetto belga Lucien François, che vi risiede dal 1919 al 1921. Nel luglio 1926, la villa ospitò la Mostra regionale d’arte in cui espongono alcuni pittori, fra cui Onofrio Tomaselli e Pippo Rizzo.

La palestra

Tra il 1932 e il 1934, la villa ormai passata all’Opera Nazionale Balilla, venne costruito nel giardino la Palestra della Gioventù Italiana del Littorio, su progetto dell’architetto Vincenzo Nicoletti, recentemente restaurata. Dopo la seconda guerra mondiale, la villa fu acquistata dalla Regione e adibita a scuola media.

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