L’intervento prevede di realizzare, nell’arco di un anno, il percorso al primo e secondo piano che completerà l’offerta espositiva. Troveranno spazio diversi reperti che racconteranno la storia della Sicilia
di Redazione

Racconterà la storia del museo più antico della Sicilia, con collezioni che spaziano dalla preistoria al Medioevo e allestimenti innovativi. Prendono il via i lavori al primo e secondo piano del museo archeologico Salinas di Palermo, che consentiranno di completare e rendere fruibile l’intero percorso espositivo. L’intervento – fanno sapere dalla Regione – è stato aggiudicato all’impresa Repin di Acicatena, per un importo di un milione e 300mila euro. A dirigere i lavori, che saranno realizzati nell’arco di un anno, sarà Eliana Mauro, dirigente dell’Unità operativa ricerche, restauri e valorizzazione del Salinas.

Il nuovo allestimento, secondo il progetto elaborato dall’architetto Stefano Biondo, prevede al primo piano un allestimento dedicato alle vicende che hanno portato alla nascita del Salinas, a partire dal Regio Museo dell’Università istituito nel 1820 e fino al primo Museo Nazionale della Sicilia riconosciuto dopo l’Unità d’Italia. Un periodo di estremo interesse che intercetta sia le politiche di tutela e conservazione di epoca borbonica, sia i fermenti nazionali che animarono la costruzione risorgimentale dei nuovi musei pubblici italiani.

Il secondo piano, invece, sarà dedicato all’attività scientifica svolta nella Sicilia Occidentale nel ‘900 dalla Soprintendenza Archeologica di cui il museo fu, per quasi un secolo, parte integrante e ospiterà le collezioni preistoriche e protostoriche, i reperti provenienti dai vari siti indigeni e da quelli fenicio-punici, le testimonianze delle epoche bizantina e medievale, con una esposizione fondata sulla combinazione ragionata dei criteri topografici e cronologici.

“Il nuovo allestimento del Museo Salinas, atteso da parecchi anni – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà – offrirà l’opportunità di una rilettura storica della Sicilia, in particolare quella occidentale, con un significativo contributo a una più ampia conoscenza della nostra Isola. A tal proposito ritengo molto importante lo spazio che sarà dedicato anche alla storia della città di Palermo, a partire dalla fondazione fenicia e sino alla città tardo-medievale”.

Orgogliosa dell’avvio dei lavori è la direttrice del museo, Caterina Greco, per la quale “dopo un lungo e complesso iter amministrativo che ha interessato gli ultimi due anni, finalmente si entra nel vivo delle opere di allestimento e innovazione tecnologica che restituiranno alla città un museo interamente rinnovato, capace di competere con le più interessanti realtà museali internazionali”.