Palermo, restaurati gli orologi della settecentesca chiesa di Resuttana

Le lancette sul prospetto della storica parrocchia di Gesù, Giuseppe e Maria, una delle più antiche della città, hanno ripreso a girare dopo anni di silenzio. I lavori di recupero dei grandi quadranti sono stati finanziati con le donazioni di un fedele

di Marco Russo

Il prospetto della chiesa di Gesù, Giuseppe e Maria con gli orologi restaurati

Dopo anni di silenzio tornano in funzione gli orologi della settecentesca chiesa di Gesù, Giuseppe e Maria nel quartiere Resuttana, nella zona nord di Palermo. Le lancette hanno ripreso a scandire il tempo nella comunità che ruota attorno a una delle parrocchie più popolose della Diocesi, contando circa 15mila persone.

La chiesa di Gesù, Giuseppe e Maria

I lavori di recupero degli orologi e dei grandi quadranti sono stati eseguiti dalla ditta “I Manutentori del Tempo” di Danilo Gianformaggio, che dopo diverse settimane di lavoro ha ripristinato i movimenti e ne ha dato nuova vita. Gianformaggio, specializzato nel restauro di orologi storici, ha eseguito recentemente altri interventi nella chiesa di Sant’Antonio Abate, a Palermo; nella Chiesa Madre di Calatafimi-Segesta; a Palazzo Cavarretta, sede del Consiglio comunale di Trapani e sulla torre civica di Poggioreale.

Il restauro degli orologi della chiesa di Resuttana sono stati finanziati da uno dei fedeli della parrocchia, Angelo Ceraolo, che ha donato la somma necessaria per il recupero. “Sono molto contento che i grandi orologi tornano a scandire l’ora della comunità del quartiere Resuttana – afferma il parroco don Diego Broccolo –  e ringrazio Angelo Ceraolo per la sua disponibilità a finanziare  l’opera e Danilo Gianformaggio per avere riportato in vita un segnatempo cosi importante per noi”.

La chiesa tra i palazzi

La parrocchia, una delle più antiche di Palermo, è stata costituita alla fine del 1755. Prima di questa data, nonostante le dimensioni, già in origine, “ben più ampie di una semplice cappella nobiliare” – come riportano le fonti storiche – fungeva da sepoltura e cappella annessa alla vicina Villa Resuttano-Terrasi. La chiesa, collegata alla villa da un passaggio interno, era stata fondata sotto il titolo di Gesù, Maria e Giuseppe e dotata nel 1700 dal Principe di Resuttano don Federico di Napoli e Barres, consigliere dell’imperatore Carlo VI. A quel tempo la Piana dei Colli era di gran moda tra i nobili palermitani, come luogo ideale di villeggiatura e di svago, come dimostrano le eleganti ville settecentesche, dall’architettura di gusto francese, ancor oggi disseminate tra Resuttana e San Lorenzo.

Antica stampa con la chiesa e la villa Resuttano-Terrasi

Una antica illustrazione della chiesa di Resuttana mostra la parrocchia immersa tra gli agrumeti e il lussureggiante giardino all’italiana di Villa Resuttana. La fortunata stagione settecentesca passò lasciando il posto, per tutto l’Ottocento, a un lungo periodo di decadenza per la Piana dei Colli. La contrada e la sua parrocchia vissero così appartate anche nei successivi anni dell’esplosione edilizia. Oggi la chiesa resiste insieme alla villa settecentesca circondata dai palazzi dello sviluppo urbanistico degli anni ’70 del secolo scorso.

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